Banane Scatenate, le banane liberate dalle catene dell’ingiustizia.

banane

Le banane arrivano nelle Botteghe ogni due settimane (ad eccezione del periodo estivo) grazie al “giro delle banane”: le banane sono consegnate nel magazzino a Chiaravalle il lunedì, per poi essere consegnate nelle Botteghe entro mercoledì mattina. Informatevi nella vostra Bottega per scoprire qual è il giorno in cui arrivano le banane!

Perché scegliere le banane che trovate nelle nostre Botteghe? Le banane equosolidali Altromercato spezzano le catene dei coltivatori di banane, garantendo l’accesso al mercato a banane prodotte secondo criteri sociali, ambientali ed economici più equi.

Il valore aggiunto di queste banane non è soltanto qualità e gusto ma solidarietà e responsabilità sociale.

  • Sono prodotte da piccole realtà cooperative indipendenti, che garantiscono condizioni dignitose di lavoro, sicurezza per la salute e rispetto dei diritti sindacali.
  • Escludono ogni forma di sfruttamento nelle piantagioni.
  • Promuovono la partecipazione attiva dei lavoratori al progetto di sviluppo economico e sociale.
  • I produttori ricevono un prezzo equo, al riparo da speculazioni e compensi fino a tre volte superiori al mercato.
  • Possono contare su contratti stabili e di lunga durata, con finanziamenti anticati anche in situazioni di andamento negativo del mercato.
  • Partecipano a progetti di autosviluppo in campo sociale ed ambientale.
  • Rispettano l’ambiente. Le piantagioni non si devono espandere a danno di foreste vergini, aree protette, lagune, sorgenti d’acqua.
  • Sono prodotte secondo i criteri dell’agricoltura biologica.

“Tramite il commercio equo e solidale in primo luogo riesco a sopravvivere come agricoltore, non soffro più la fame, i prezzi che mi vengono garantiti sono stabili ed equi – una cosa che con la maggior parte delle altre aziende non accade – e le esigenze qualitative sono superiori. Ho servizi adeguati, pozzi per l’acqua potabile, stabilimenti puliti. Ho cambiato molte cose e posso vivere più serenamente”

Lavoratrice di El Guabo – Ecuador